La crisi depenna il clima, ma il clima non si dimentica di noi

Dallo scioglimento dei ghiacci agli eventi metereologici estremi sempre più frequenti, gli effetti del riscaldamento globale si fanno sentire sempre di più. Ma i grandi del mondo pensano solo alla crisi finanziaria, che si sta affrontando immergendosi ancora di più nel gorgo che l’ha creata. Per esempio continuando a puntare sulle fonti fossili.

Anche se se ne parla poco sui media, è bene tenere i riflettori accesi sul global warming. Nel mese di settembre 2012 si è registrato un nuovo inquietante record. La superficie dei ghiacci artici si è ridotta a soli 3,5 milioni di chilometri quadrati, la metà rispetto a 40 anni fa. Parallelamente la concentrazione di anidride carbonica in atmosfera continua a crescere e ha raggiunto i valori più alti degli ultimi 800.000 anni.

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This entry was posted onvenerdì, Novembre 16th, 2012 at 12:05 and is filed under news. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site. Both comments and pings are currently closed.