Geotermia italiana, l’impresa di estrarre calore dal suolo

Alessandro Codegoni

La geotermia a media e alta entalpia fatica a trovare attori, oltre l’Enel, per gli ingenti costi e la richiesta di elevate competenze. Ma esiste un interessante spazio per altri operatori per lo sfruttamento di fluidi non particolarmente caldi e per il teleriscaldamento delle città. Ne parliamo con Sergio Chiacchella, direttore generale CoSviG.

Chi si aspettava che la liberalizzazione del settore della geotermia, avvenuta nel 2010, avrebbe portato a un’esplosione di impianti piccoli e grandi, moltiplicando la potenza ferma da tempo intorno agli 800 MW, è rimasto deluso: anche se Enel non ha più il monopolio del settore, per ora nessuna nuova centrale si è aggiunta.

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This entry was posted onmercoledì, Dicembre 12th, 2012 at 09:18 and is filed under news. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site. Both comments and pings are currently closed.